Essere clienti nel locale di Giancarlo Gioco significa godere dell'ospitalità della Storia.
Il Balcone di Giulietta è a un tiro di passi, profumato di romanticismo. La casa di Romeo è addirittura adiacente al Ristorante. Il luogo deputato dei buongustai è circondato dunque di storia, è esso stesso Storia.
Documenti alla mano, prego. In cornice, una pergamena compilata in perfetta calligrafia, con addosso tutta la patina del tempo, oggi al riparo sotto vetro spinto. La data è chiaramente leggibile: 8 ottobre 1879. In quel lontano giorno, il bisnonno di Giancarlo, l'intraprendente Giuseppe Gioco, firmava con una ditta municipale un contratto per l'allacciamento del gas alla sua trattoria. In realtà, l'ambiente preesisteva, sia pure con altra gestione, fin dal 1420.
La "Ditta" era allora una taverna, poi trasformata in osteria-locanda all'epoca delle diligenze, con annessa "posta" per il riposo dei viaggiatori e il cambio dei cavalli.
A Verona mancava una sola, suggestiva immagine: il mare.
Adesso non più. Ci ha pensato Giancarlo a portare l'Adriatico alle "Arche".
Con il suo pesce più fresco e prelibato. Odoroso di salsedine e amore.
Centro Storico di Verona.
Ristorante Arche
Via Arche Scaligere, 6
37121 Verona Italia
| Il ristorante | |
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Alle "Arche" quiete e intimità fanno parte del "menu", ma non finiscono sul conto. La signorilità non si paga, è sempre una accurata cornice. Signorilità si coniuga con professionalità. Il pesce qui è una specializzazione, un omaggio alla variopinta frutta del mare e un continuo confronto con la Grande Cucina. Alle "Arche" Verona celebra ogni giorno un matrimonio d'amore con Venezia. Qui antiche ricette di pescatori vengono "riabilitate" alla luce di moderne intuizioni. Il pesce, alle "Arche", l'ha detto un compianto Nobel della Letteratura e insigne poeta, il russo Josif Brodsky, "rivela sapore d'antico". I prodotti del mare trovano qui una "mediazione" veronese, che li esalta di vita nuova. |
